sabato 3 novembre 2007

Banca Dati sul DNA


Pare quindi che anche nel nostro paese (cosi come in Inghilterra) sia stato approvato il disegno di legge relativo alla creazione di un database contenente codice genetico, ai fini di agevolare le operazioni di investigazione, grazie all'apporto delle nuove tecnologie.
Il prelievo del DNA e, la relativa memorizzazione dei dati, sarà effettuata nei confronti di detenuti, persone arrestate in flagranza, condannati per reati "non-colposi" e persone in stato di fermo.
I campioni del DNA e i relativi profili memorizzati nel database saranno cancellati dopo un periodo di 40 anni, a meno che non vi sia la dichiarazione di innocenza dell'indagato, la quale comporterà la cancellazione immediata del proprio profilo.

Senza alcun dubbio questo grande "archivio elettronico" rappresenterà una risorsa importantissima per lo svolgimento di indagini, operazioni anti-crimine ed anti-terrorismo; ma la domanda che mi pongo (e quella anche di molti altri) è: "Vi sarà una sensata forma di sicurezza per la nostra privacy?"

Coloro che hanno lavorato su questo progetto esprimono chiaramente una reale forma di sicurezza ispirata dal fatto che i campioni memorizzati conterranno solo i dati relativi all'identificazione del soggetto e non si potrà ad esempio, risalire al colore dei capelli o della pelle o magari a possibili malattie dell'individuo.
Un altro problema di sicurezza è anche di tipo informatico (sicurezza dei dati), essendo un database appunto, quest'ultimo potrebbe essere il mirino di alcuni "malintenzionati". Pare che anche su questo fronte vi siano state varie misure cautelari, come ad esempio quello di tener divisi il luogo in cui avviene la raccolta ed il confronto dei dati (la Banca Dati) ed il luogo in cui avviene la reale estrazione dei campioni (Laboratorio Centrale).

Sono convinto che questo sia un bel progetto e soprattutto molto utile ai fini di agevolare le varie operazioni anti-crimine; esprimo però la mia diffidenza per quanto riguarda il "limitarsi" all'utilizzo di tali informazioni al solo scopo sopra menzionato e soprattutto alla reale sicurezza dei dati.

Fatemi sapere come la pensate voi invece e spero che, in un prossimo futuro, non si arriverà al punto di piazzare una ricetrasmittente dietro la testa per controllarci, sarebbe veramente fantascientifico......

1 commento:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny